Giro d'Italia 2018: ci siamo

Siamo alla vigilia del Giro d’Italia 2018: prenderà il via domani da Gerusalemme, in un’atmosfera carica di attese sportive, di tensioni per la gestione e la riuscita della manifestazione, e anche di polemiche per la presenza di Froome, il cui caso di positività al doping risulta ancora sotto giudizio.
Le speranze italiane sono, stavolta più che mai, riposte in Fabio Aru. Il villacidrese ha mostrato di accettare con maturità le aspettative che tutti ripongono in lui: riconosce che Froome e Doumolin sono favoriti soprattutto grazie alle cronometro, ma ha dichiarato di non volersi accontentare di un semplice buon piazzamento.
Il sardo ha ben pesato le parole in questa vigilia pre Giro, evidenziando una matura umiltà e lasciando intendere, con arguzia, che qualcosa bolle in pentola, e che il momento strategico, e davvero decisivo, sarà la terza settimana. Un avvicinamento apparentemente in sordina, il quale fa presagire che ne vedremo delle belle, soprattutto a partire dallo Zoncolan.
Non resta che goderci lo spettacolo che i corridori sapranno offrirci e far sentire al Cavaliere dei Quattro Mori il sostegno della sua terra e dell’Italia intera. Forza Fabio!
Federico Bacco